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Sant’Andrea

Sant'Andrea

Coordinate geografiche:

46º 14’27.20″ N    9º 23’26.33″ E

Quota m. 400

La storia

Il colle, localmente noto come Mott, ospita la chiesa ed il cimitero, la casa parrocchiale ed i resti di un antico castello (pare risalente all’anno 889, a seguito di una invasione degli Ungheri; successivamente ristrutturato, verso il 1500, dal maresciallo francese Gian Giacomo Trivulzio, fu poi distrutto dai Grigioni nel 1525). Lungo il sentiero che sale dalla sottostante frazione di Era si trova un percorso della Via Crucis, databile attorno alla metà del ‘700; i restauri attuati nel 2005 hanno riguardato solamente la copertura delle cappellette, mentre servirebbe un intervento sulle strutture portanti e sui pochi dipinti presenti.

La forma originaria della chiesetta, con orientamento Est-Ovest, secondo alcuni documenti risale al 1335; i recenti restauri della piccola abside, contenente dipinti attribuiti alla scuola del Ferrari del Cinquecento, hanno permesso di portarne allo scoperto il profilo con copertura a capanna. In seguito la chiesa fu più volte ampliata; l’attuale abside, sul lato Nord, contiene i dipinti, datati 1632, che illustrano il martirio di S. Andrea e sono opera di Giovan Battista Macolino, pittore locale originario di Gualdera di Campodolcino.

La costruzione della nuova chiesa di Era portò non solo all’abbandono di quella di S. Andrea, ma anche ad una spoliazione della stessa, con asportazione, tra l’altro, del portale e del pavimento in lastre di pietra. Altri arredi e dipinti furono, in momenti successivi, oggetto di furto.

Il campanile, che si vede svettare bianco da molti punti del fondovalle, è datato 1735 ed ha un’altezza di circa 30 metri.

Il piccolo cimitero conserva ancora alcune lapidi e  croci in ferro, mentre la cappellina sul lato Nord necessiterebbe di restauri.

 

Recenti scavi di sondaggio presso i ruderi del castello hanno messo allo scoperto il basamento quadrato di una torre.