Coordinate geografiche:
46º 13’47.30″ N 9º 22’57.39″ E
Quota m. 886
La storia
Sulla sinistra del torrente Casenda, questo antico nucleo era citato in documenti del 1454, 1482 e 1501, come Pagieriis, Pagiedo, Palierio: si ritiene che la denominazione derivi dall’abbondanza di paglie un tempo visibili nei numerosi campicelli che occupavano buona parte degli attuali prati.
Particolari le vecchie costruzioni, in pietra con copertura in piòte, con uso di molto legno, sia per le coperture che per le pavimentazioni, i serramenti ed i tipici ballatoi esterni (lòbie), mentre per le cantine quasi sempre compaiono le volte in pietra; c’è anche una costruzione a “ĉardan”, tecnica tipica della Vallespluga che utilizzava tronchi squadrati e sovrapposti, uniti tramite incastri. Molta pietra anche per architravi, stipiti delle porte, finestre, spesso con elementi trilitici. La maggior parte delle costruzioni si trova allineata sui due lati del bel viottolo, recentemente rifatto con pavimentazione in selciato, che dalla chiesa sale, piuttosto ripido, con una pendenza regolare fino alle ultime case in alto: lungo questo percorso si ammirano anche due bellissime fontane in pietra.
La chiesa, dedicata a S. Francesco, risale all’inizio del ‘600 e contiene molti doni degli emigranti; fra questi anche il reliquiario di S. Placido, altro santo qui venerato: come indica la scritta in oro su velluto rosso posta sul retro, fu donato nel 1688 dagli emigranti che si trovavano a Roma.
Più in basso un piccolo cimitero, utilizzato fino ai primi decenni del ‘900, conserva ancora diverse croci e semplici lapidi. La località fu abitata fino all’inizio del Novecento, quando le opere di arginatura del fiume Mera e la conseguente bonifica del piano fecero scendere la gente verso le località di Era e Casenda, assegnando ormai al villaggio di montagna la sola funzione di maggengo.
Alla fine degli anni ’80 del ’900 fu conclusa la costruzione della strada carrozzabile, consentendo una ripresa di interesse verso la località (occorre munirsi di permesso, reperibile anche tramite il distributore automatico all’esterno del municipio). Molte le ristrutturazioni dei vecchi fabbricati, ora utilizzati come case di vacanza; all’inizio di maggio e settembre si festeggia S. Placido, con musica, balli e degustazione di cibi tipici, grazie anche alla puntuale organizzazione curata dagli “Amici per Paiedo”.